Se pensate di liberarvi dai vostri rifiuti cartacei o in cartone utilizzando la combustione, vi sono più motivi per accantonare questa malsana idea, che per attuarla. Intanto incenerire rifiuti come la carta, genera altri rifiuti: fumi contenenti ceneri volatili e gas ne costituiscono un esempio. Si tratta di sostanze pericolose per l'ambiente circostante, oltre che per i nostri polmoni. Con questa modalità di smaltimento si producono, infatti, gas di combustione velenosi a seconda della tipologia dei rifiuti e delle condizioni in cui vengono bruciati: tra i gas di combustione si riscontrano, oltre a monossido di carbonio, ossidi di azoto e anidrite solforosa, acido cloridrico gassoso, formaldeide, metalli pesanti nonché diossine e furani.
La combustione abusiva dei rifiuti consente a questi gas di sprigionarsi senza essere filtrati. Essi pertanto inquinano l’aria che respiriamo e l’ambiente circostante in misura significativamente grave. Le diossine che vengono prodotte dalla combustione di rifiuti all’aperto si depositano sulle piante circostanti: particolarmente colpite da questa pratica sono le verdure a foglia, la cui ampia superficie fogliare determina l'assorbimento di tali sostanze nocive. Con l’alimentazione, il veleno giunge infine nel corpo dell’uomo e degli animali, soprattutto quelli da reddito, innescando un “circolo velenoso”.
Se questo non bastasse a far abbandonare l'idea di una così malsana prassi, ricordiamo che bruciare rifiuti è un reato penalmente sanzionato (art. 256 del D.Lgs 152/06), e che con la legge n. 6 del 6/02/2014 è stato introdotto il delitto di "combustione illecita di rifiuti" art. 256-bis del D.Lgs 152/06. Chi brucia rifiuti abbandonati o depositati in aree non autorizzate è punito con la reclusione fino a 5 anni. Inoltre, anche il mezzo di trasporto utilizzato per commettere il reato viene confiscato.
>> Scopri come Eurocorporation aiuta le aziende nella corretta gestione della carta e del cartone
Una sentenza relativa a un titolare dell’azienda che, dietro l’edificio principale della sua attività, bruciava un cumulo di rifiuti costituiti da diverso materiale cartaceo e giornali patinati, ha sancito che “la combustione illecita di rifiuti commessa nell’esercizio dell’attività di impresa fa scattare a carico dell’azienda l’aggravante del comma 3 dell’art. 256 bis D.L.vo 152/2006 che prevede espressamente l’applicabilità delle sanzioni interdittive di cui all’art. 9 del D.L.vo 231/2001.”
Meglio evitare, quindi, queste pratiche illecite. Per una corretta gestione dei rifiuti cartacei, è necessario riutilizzare e differenziare la carta, avendo così la possibilità di riciclarne una parte consistente: questi rappresentano, ad oggi, gli unici modi per “valorizzare” questi rifiuti, anche in ottica di risparmio aziendale. Tuttavia, quando vengono consumate grandi quantità di carta e cartone, non sempre è facile individuare la giusta collocazione di questi rifiuti nella raccolta differenziata: alcuni infatti, possono trarre in inganno.
Gli scontrini ad esempio, non devono mai essere gettati nella carta, perché sono fatti con carte termiche che generano problemi nel riciclo. O ancora, determinati supporti per la stampa professionale (come la carta fotografica), sono soggetti a particolari forme di smaltimento diversamente dalla normale carta. Viceversa, una grande varietà di carta e cartoni derivanti da cellulosa naturale possono essere facilmente ritirati e riciclati. Mentre gli imballaggi di cartone con residui di cibo non possono essere gettati nella normale raccolta differenziata di carta, perché creano problemi nel processo di riciclo. Occorre sottolineare, inoltre, che esiste anche la carta difficilmente o addirittura non riciclabile, come i fazzoletti di carta, la carta oleata e la carta sporca di sostanze velenose, come vernici o solventi.
Meglio dunque affidarsi a dei professionisti, che sia per differenziare i rifiuti o per il macero, il quale comporta grandi risparmi energetici, idrici, di legname ed anche economici rispetto alla distruzione della carta tramite incenerimento. Le imprese che puntano nella selezione e nel recupero dei materiali raccolti ottengono il doppio risultato di ridurre le quantità di rifiuti da smaltire e aumentare il valore aggiunto.
Lo smaltimento della carta da macero ed il riciclo sono l’attività che negli anni hanno permesso a Eurocorporation di crescere e specializzarsi in questo settore con una media annua di 950 tonnellate di carta ritirate e 21,5 milioni di nuove risme di carta prodotta. La raccolta della carta da macero viene organizzata in maniera sistematica ed in base alle esigenze specifiche del cliente, con attrezzatura all'avanguardia e sempre al passo con le nuove regole. Eurocorporation fornisce un servizio completo e dedicato alle aziende, agli enti pubblici, ma anche ai centri di grande distribuzione organizzata che hanno necessità di smaltire elevati quantitativi di carta e cartone.