
Cosa si intende per rifiuti temporanei in azienda
I rifiuti temporanei sono quelli generati in maniera occasionale e non ricorrente, in seguito a eventi eccezionali o a lavori straordinari. Non fanno parte dei flussi ordinari dell’attività aziendale, ma richiedono comunque una gestione conforme alle normative ambientali, pena il rischio di sanzioni o problematiche logistiche.
Quando si generano rifiuti temporanei: esempi pratici
Le situazioni più comuni che generano rifiuti temporanei includono:
Fiere, open day ed eventi promozionali
- Allestimenti e disallestimenti stand
- Materiali pubblicitari, banner, cartellonistica
- Scarti di cibo, stoviglie monouso, packaging
Traslochi aziendali e dismissione locali
- Arredi da ufficio danneggiati o obsoleti
- Apparecchiature elettroniche non più utilizzabili
- Documentazione cartacea non necessaria
Ristrutturazioni, allestimenti e cantieri interni
- Calcinacci, piastrelle, intonaci
- Imballaggi edili, tubi, cavi
- Componenti elettrici e idraulici dismessi
Classificazione e codici CER dei rifiuti temporanei
Anche i rifiuti temporanei devono essere classificati correttamente con i codici CER (Catalogo Europeo Rifiuti), ad esempio:
- 17 01 07 – Miscugli di rifiuti da demolizione
- 20 01 01 – Carta e cartone
- 16 02 14 – Apparecchiature elettroniche fuori uso non pericolose
Una corretta classificazione è essenziale per determinarne il destino finale e il tipo di trasporto necessario.
Normativa applicabile: D.Lgs. 152/2006 e responsabilità aziendale
Secondo il D.Lgs. 152/2006, l’azienda è considerata produttrice del rifiuto anche quando l’attività non rientra nella sua normale operatività. Questo significa che:
- È responsabile della corretta classificazione.
- Deve garantire tracciabilità e smaltimento a norma.
- Deve rivolgersi a fornitori autorizzati per il trasporto e lo smaltimento.
Come organizzare il deposito temporaneo e la raccolta differenziata
Anche in occasione di eventi o lavori temporanei, è obbligatorio:
- Separare i rifiuti per tipologia.
- Utilizzare contenitori etichettati e resistenti.
- Allestire un’area di stoccaggio sicura e delimitata, accessibile solo al personale autorizzato.
Quando è necessario il registro di carico e scarico
Se i rifiuti generati sono:
- Pericolosi
- O prodotti da aziende con più di 10 dipendenti
Allora è obbligatorio registrarli nel registro cronologico entro 10 giorni dal conferimento. I formulari di identificazione (FIR) devono accompagnare ogni trasporto verso l’impianto.
Trasporto e smaltimento: chi può gestire i rifiuti temporanei
Solo soggetti iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali possono:
- Trasportare i rifiuti
- Smaltirli o recuperarli in impianti autorizzati
L’azienda deve sempre verificare le autorizzazioni del fornitore incaricato, inclusi i codici CER ammessi.
Errori da evitare nella gestione dei rifiuti straordinari
- Smaltire con i normali rifiuti urbani o aziendali
- Usare codici CER generici o errati
- Non compilare FIR per trasporti
- Lasciare i rifiuti in aree non protette
Consigli pratici per una gestione efficace e sostenibile
- Pianifica in anticipo la logistica e la classificazione dei materiali.
- Stipula accordi quadro con fornitori di smaltimento per gli eventi ricorrenti.
- Valuta il riuso e la donazione di materiali riutilizzabili.
- Includi la gestione rifiuti tra le linee guida interne per gli eventi o le ristrutturazioni.
Protocollo operativo per eventi e interventi speciali
Per garantire una gestione efficace, ogni azienda dovrebbe dotarsi di un protocollo operativo interno per:
- Identificare i responsabili ambientali temporanei
- Coordinare la gestione logistica dei rifiuti
- Garantire la corretta compilazione dei documenti
- Ridurre al minimo i costi e gli impatti ambientali
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FAQ – Domande Frequenti
I rifiuti temporanei devono essere registrati?
Sì, se pericolosi o se l’azienda è soggetta all’obbligo di tenuta dei registri.
Posso usare gli stessi contenitori dei rifiuti ordinari?
Solo se idonei e compatibili con la tipologia di rifiuto.
Devo avvisare le autorità in caso di smaltimento eccezionale?
Non sempre, ma è buona norma documentare le operazioni e coinvolgere il consulente ambientale.
Quali rifiuti sono più comuni in fiere o traslochi?
Carta, plastica, imballaggi, legno, dispositivi elettronici e arredi obsoleti.
Chi è responsabile del corretto smaltimento?
Il produttore del rifiuto, quindi l’azienda organizzatrice o che ha commissionato i lavori.
Posso donare o riutilizzare parte dei materiali?
Sì, purché siano in buono stato e non classificati come rifiuti pericolosi.