Gestione dei rifiuti da manutenzione ordinaria in azienda

gestione rifiuti da manutenzione ordinaria

La gestione dei rifiuti da manutenzione ordinaria

La manutenzione ordinaria rappresenta una parte essenziale della vita operativa di qualsiasi azienda. Tuttavia, ciò che spesso viene sottovalutato è l’impatto ambientale e normativo dei rifiuti generati da interventi di manutenzione – elettrica, idraulica o strutturale. Gestire correttamente questi scarti è fondamentale non solo per la conformità legale, ma anche per promuovere la sostenibilità e prevenire sanzioni.

Quali sono i rifiuti da manutenzione ordinaria

I rifiuti prodotti durante le attività manutentive possono essere eterogenei, ma hanno tutti una caratteristica comune: sono considerati rifiuti speciali e devono essere gestiti secondo precise disposizioni normative.

Rifiuti elettrici

  • Fili e cavi tagliati
  • Interruttori, prese e morsetti usurati
  • Lampade esauste (neon, LED)
  • Batterie e accumulatori

Rifiuti idraulici

  • Rubinetteria rotta
  • Guarnizioni usurate
  • Tubi in PVC, rame o acciaio
  • Componenti di valvole e sifoni

Rifiuti strutturali

  • Piastrelle rotte o scartate
  • Resti di intonaco o cemento
  • Frammenti di cartongesso
  • Imballaggi dei materiali edili

Normativa di riferimento: cosa dice il D.Lgs. 152/2006

Il D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) impone che ogni azienda:

  • Identifichi e classifichi correttamente i rifiuti
  • Li smaltisca tramite soggetti autorizzati
  • Conservi la tracciabilità tramite FIR e registri di carico/scarico

Classificazione e codici CER dei rifiuti da manutenzione

Ogni tipologia di rifiuto deve essere identificata con un Codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti). Esempi comuni:

  • 17 04 05 – Ferro e acciaio
  • 16 02 14 – Apparecchiature fuori uso non contenenti pericolosi
  • 20 01 21 – Tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio

La scelta corretta del codice è essenziale per evitare sanzioni.

Responsabilità del produttore del rifiuto in azienda

L’azienda è responsabile fino allo smaltimento finale. Anche se l'intervento è affidato a ditte esterne, è il committente a dover verificare:

  • La corretta classificazione
  • La presenza di autorizzazioni dei fornitori
  • La regolare registrazione e tracciabilità

Obblighi documentali: registro carico/scarico e FIR

Ogni intervento di manutenzione che genera rifiuti deve essere accompagnato da:

  • Registro di carico e scarico, aggiornato entro 10 giorni
  • Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) durante il trasporto

Anche i piccoli interventi, se producono rifiuti pericolosi, richiedono la compilazione di questi documenti.

Raccolta differenziata e stoccaggio temporaneo in azienda

I rifiuti devono essere raccolti separatamente e depositati in un'area conforme:

  • Protetta dalle intemperie
  • Dotata di etichettatura e cartelli
  • Con contenitori adatti alla tipologia di rifiuto

Smaltimento: quando serve un trasportatore autorizzato

Il trasporto dei rifiuti da manutenzione deve avvenire:

  • Solo tramite soggetti iscritti all’Albo Gestori Ambientali
  • Con mezzi e documentazione a norma ADR (se pericolosi)

Il trasporto illecito comporta sanzioni fino a 26.000€.

Cosa non fare: gli errori più comuni nella gestione

  • Conservare rifiuti in aree non autorizzate
  • Mescolare rifiuti pericolosi e non pericolosi
  • Usare un unico codice CER generico per tutto
  • Non aggiornare il registro in tempo

Come scegliere un fornitore affidabile per il ritiro dei rifiuti

Scegli fornitori che:

  • Abbiano autorizzazioni valide
  • Forniscano FIR in copia completa
  • Siano certificati ISO 14001 o simili
  • Offrano tracciabilità online del rifiuto

Consigli per una gestione efficiente e sostenibile

  • Definisci un protocollo operativo interno
  • Forma periodicamente il personale
  • Stipula accordi con fornitori qualificati
  • Valuta la possibilità di recupero e riuso dei materiali

Un protocollo interno per la gestione manutentiva

La gestione dei rifiuti da manutenzione non è un'attività accessoria: è parte integrante della responsabilità ambientale aziendale. Creare procedure chiare, controlli regolari e una filiera di smaltimento tracciabile garantisce la conformità normativa, riduce i costi e migliora la sostenibilità.

FAQ – Domande Frequenti

Quali sono i rifiuti più comuni da manutenzione ordinaria?

Cavi, lampade esauste, tubi, guarnizioni, resti di materiali edili e componenti elettrici.

Chi è responsabile del loro smaltimento?

Il produttore, ovvero l’azienda dove si genera il rifiuto, anche se il lavoro è affidato a terzi.

Serve il registro rifiuti anche per i piccoli interventi?

Sì, se generano rifiuti pericolosi o se l’azienda è soggetta all’obbligo di registrazione.

Posso usare lo stesso codice CER per tutti i rifiuti da manutenzione?

No. Ogni tipologia va classificata separatamente con il codice CER più idoneo.

Quando si configura un trasporto illecito?

Quando i rifiuti vengono trasportati senza autorizzazione o senza formulario regolare.

Come ridurre i rifiuti prodotti dalla manutenzione ordinaria?

Utilizzando materiali durevoli, programmando interventi efficienti e ricorrendo al riuso dei componenti.

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