Se ne parla da anni, ma probabilmente siamo al punto di non ritorno: la grande Foresta Amazzonica, il polmone verde del Sudamerica e del mondo intero, di dimensioni pari quasi al 5 per cento della superficie del mondo, sta progressivamente scomparendo, a causa dell’uomo. È proprio così: il peso antropico sta distruggendo questo enorme ecosistema abitato da decine di migliaia di specie animali e piante.
Le cause sono molteplici: prima di tutto la deforestazione, ovvero il taglio indiscriminato di alberi soprattutto a causa della richiesta di legno proveniente dall’Europa. A causa della deforestazione, porzioni sempre più grandi di Foresta Amazzonica vengono distrutte ogni anno. I legni, soprattutto pregiati come ipé e altri legni tropicali, sono sempre più richiesti e spesso procurati con taglio illegale. Come documentato anche da Greenpeace, “la foresta primaria viene tagliata e degradata, aprendo la strada a ulteriori attività di sfruttamento come l’allevamento e l’agricoltura estensiva. Il taglio illegale è anche causa di conflitti sociali, caratterizzato da fenomeni di lavoro schiavile e da atti di violenza contro chi vi si oppone”
Gli studi effettuati da tante associazioni sono concordi nell’affermare che l’Amazzonia, negli ultimi 50 anni, abbia perso più di un quinto della sua intera superficie. Si parla di un’area grande poco meno della Grecia, qualcuno sostiene anche di più. Un disboscamento selvaggio che negli ultimi anni sta addirittura crescendo, come se non ci fosse già un enorme problema ambientale e climatico al mondo. Legato alla deforestazione, si aggiunge il problema delle specie animali che scompaiono e delle tribù indigene costrette a lasciare i loro villaggi.
Per fortuna, nell’ultimo periodo, sembra si stia intervenendo per frenare questa deriva, e anche nel nostro paese qualcosa si sta muovendo. In Italia è stato varato un decreto il 10 dicembre 2014, il n. 178 che contiene norme in tema di commercio, importazione ed utilizzo di legname certificato nel panorama delle costruzioni italiano, cercando quindi di allinearsi agli altri paesi europei sul tema del legname da costruzione illegale.
Eurocorporation, per contribuire nel suo piccolo a rendere la Terra più verde, collabora con Treedom alla realizzazione di progetti agroforestali, piantando alberi in diverse parti del mondo.
