Il 31 marzo è finito in Italia lo stato d’emergenza. Anche se i dati dei contagi sono altalenanti e le nuove varianti nell’ultimo periodo stanno portando a un innalzamento del numero dei contagi (seppure con un minore numero di decessi) vedremo da oggi alcune importanti novità contenute nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 marzo.
Green pass e mascherine
Diremo quindi progressivamente addio al Green pass e a numerose restrizioni, sebbene alcuni specialisti abbiano già sancito che ci troviamo nella sesta ondata Covid per il suddetto aumento di contagi. Tra le principali novità contenute nel nuovo decreto, abbiamo soprattutto un cambio sui luoghi di lavoro: gli over 50 potranno andare al lavoro con il Green Pass base, mentre l’obbligo vaccinale resta per medici e lavoratori di ospedali e RSA.
Con la fine dello stato di emergenza, vedremo sicuramente anche una riduzione progressiva di alcuni rifiuti sanitari che abbiamo imparato bene a conoscere negli ultimi 24 mesi, o che comunque sono stati molto più usati e buttati via, durante questi anni di pandemia.
Rifiuti sanitari
Questi rifiuti, in ogni caso da maneggiare con grande attenzione, si dividono in pericolosi e non pericolosi, a seconda del rischio legato allo loro infettività. In base a tale distinzione sono previste modalità di smaltimento differenti.
Nel dettaglio, i rifiuti sanitari sono tutti quelli che provengono da strutture pubbliche e private che svolgono attività di ricerca, di diagnosi, cura, riabilitazione, attività medica o veterinaria di prevenzione.
Stando inoltre al decreto n. 219/2000 abbiamo 4 tipi di rifiuti sanitari:
- Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, ovvero quelli con rischio trasmissione infezione, contaminati da sangue o liquidi corporei provenienti da pazienti con malattie infettive;
- Rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo, ovvero quelli provenienti da laboratori di analisi e radiologici;
- Rifiuti sanitari non pericolosi, ovvero quelli assimilabili agli urbani ma che si trovano in ambienti sanitari - come carta, plastica, imballaggi, assorbenti e pannoloni;
- Rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione, ovvero farmaci scaduti, organi, animali e cavie e stupefacenti.
Tutti questi sono rifiuti molto delicati e difficili da smaltire, per questo è necessario affidarsi a un'azienda come Eurocorporation in grado di offrire soluzioni personalizzate per la loro corretta gestione, in alcuni casi personalizzabile e con ritiro programmato: questo permette, in accordo con le aziende clienti, di prelevare i rifiuti infettivi in determinate date in modo da rendere ancora più semplice e snella la loro gestione.