Quando parliamo di RAEE, intendiamo i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, da cui deriva questo acronimo. Si tratta di apparecchi che, durante il loro utilizzo, per funzionare hanno necessitato di corrente elettrica o campi elettromagnetici. Sono ovviamente rifiuti particolari che seguono una procedura precisa di smaltimento una volta che ci si intenda disfarsi di essi in quanto guasti, vecchi o non più usati.
Riconoscere un RAEE
La prima distinzione da fare è tra RAEE domestici o professionali: i primi sono quelli che ciascuno di noi trova nel proprio appartamento; i secondi sono quelli presenti in attività commerciali o industriali. Tutti questi apparecchi si riconoscono da un simbolo, il Marchio RAEE, attestante che il rifiuto deve essere inviato a strutture di raccolta per il recupero e il riciclaggio: è il simbolo, abbastanza noto, del bidone dell'immondizia su ruote con una croce sopra.
Rientrano nei RAEE:
- I grandi e piccoli elettrodomestici;
- Le apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni;
- Le apparecchiature di illuminazione (anche quadri elettrici);
- Le apparecchiature di consumo;
- Gli strumenti elettrici ed elettronici, eccezion fatta per le macchine utensili industriali fisse di grandi dimensioni;
- I giochi e le apparecchiature per il tempo libero che funzionano con corrente elettrica;
- I dispositivi medici elettrici o elettronici, eccezion fatta per i prodotti impiantati e infetti;
- Gli strumenti di monitoraggio e controllo;
- I distributori automatici.
Questi materiali devono essere conferiti, al termine del ciclo di vita, in strutture che permettano di bonificare i componenti da materiali pericolosi per salute e ambiente, per poi recuperare gli eventuali materiali riciclabili. Ricordiamo che i RAEE sono altamente inquinanti per il nostro pianeta, in quanto possono contenere: rame, ferro, acciaio, alluminio, piombo, mercurio e altri materiali dannosi.
Le norme per le aziende
Le norme che regolano la gestione dei RAEE sono: prima di tutto la Direttiva 2012/19/EU che va a sostituire le precedenti 2002/96/EU e 2003/108/EU ed è recepita in Italia dal Decreto RAEE.
L’ultimo atto legislativo, in ordine di tempo, è il DL 12 maggio 2020, n. 42, “Attuazione della direttiva (UE) 2017/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche”. È consultabile a questo link.
Il Decreto RAEE incarica gli stessi produttori di occuparsi della gestione di questi rifiuti. Si parla, in questo caso, di responsabilità estesa del produttore che comporta l’obbligo per il produttore, appunto, di farsi carico della fase finale della vita dei prodotti, attraverso il ritiro dei prodotti dal consumatore e il successivo smaltimento.
Inoltre, tra i vari adempimenti legislativi da ottemperare, i distributori, raccogliendo i RAEE, devono tenere un registro di carico e scarico e compilare, all’atto del ritiro, uno schedario che attesti nome e indirizzo del consumatore e la tipologia dell’apparecchio ritirato.
Obsolescenza programmata
Purtroppo, negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a un proliferare di rifiuti RAEE. È notizia delle ultime settimane che il nuovo digitale terrestre, per il quale alcuni modelli di televisore sono stati mandati in pensione anticipata, abbia messo addirittura in crisi il sistema di riciclo RAEE, per i troppi elettrodomestici da rottamare in un periodo limitato di tempo. Nei centri di smaltimento si è visto, infatti, un aumento di apparecchi vecchi consegnati pari all’80%. Secondo alcune stime poi, ogni anno nel nostro paese vengono prodotti almeno 1,2 milioni di tonnellate di rifiuti RAEE. Sul sito di Eurocorporation, le aziende possono trovare la soluzione migliore per poter gestire i rifiuti di RAEE, per il corretto recupero di questi materiali, rispettando l'ambiente e operando secondo la normativa vigente. Il team di professionisti specializzato si occuperà di seguire gli adempimenti normativi, offrendo alle aziende soluzioni su misura.