Esistono zone del mondo ai limiti della vivibilità. Posti in cui il degrado, i rifiuti e i livelli di inquinamento hanno superato ogni soglia tollerabile per permettere a flora, fauna e all’uomo di sopravvivere in modo decente. Sparsi ovunque sulla Terra, fiumi, mari, città e paesi in cui per un motivo o per un altro è difficile trascorrere una esistenza normale e dove l’ambiente ha subito ormai uno snaturamento difficile da bloccare.
Vediamone alcuni insieme.
Tra questi, il fiume Citarium in Indonesia è un chiaro esempio di inquinamento fluviale terribile. Le immagini del corso d’acqua indonesiano ci mostrano un livello di contaminazione cinquemila volte superiore a quelli consentiti, e gli studi attestano, a causa dell’inquinamento, quasi 50 mila morti ogni anno. Responsabili di tutto questo sono soprattutto le fabbriche tessili che si incontrano lungo il fiume.
Ovviamente è impossibile non citare Chernobyl in Ucraina tra i luoghi più inquinati del mondo. La storia è nota: nella cittadina di Pripyat c’erano circa 50mila abitanti, prima del 26 aprile 1986. Quella data fu uno spartiacque, perché l’incidente al reattore della centrale nucleare di Chernobyl ha causato uno dei disastri ambientali più noti e devastanti della storia che ha riguardato l’intera Europa. La zona, dopo essere stata abbandonata per decenni, è ancora contaminata e con radiazioni alte.
Poi abbiamo Zabol, in Iran, che risultava essere, fino al 2017, la città più inquinata del mondo. Nel dettaglio, la prima nella classifica della concentrazione di particolato pm2,5 nell’aria.
Sumgait, nella Repubblica dell'Azerbaigian, invece, era, fino a qualche anno fa, una delle città con più alti livelli di inquinamento industriale del pianeta.
Non dimentichiamoci poi di Agbogbloshie, un suburbio della città africana di Accra, capitale del Ghana, che è la più grande discarica di rifiuti elettronici del mondo, e infine Norilsk in Russia che non solo è molto inquinata, ma è anche tra le più fredde della Terra.
In questi territori la vita quotidiana è terribile, a causa di degrado e di mancanza di bonifiche ambientali.
Le bonifiche ambientali sono necessarie in presenza di terreni inquinati, o, ad esempio, acque contaminate. La gestione dei rifiuti si estende, infatti, anche alla tutela del suolo, alla sua salvaguardia e al risanamento dei siti.
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